Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni lavorando con imprenditori, agenzie e team di ogni tipo è questa: quando i processi sono chiari, le persone lavorano meglio.
Al contrario, quando i flussi di lavoro vivono solo nella testa del titolare o si tramandano a voce (“fai come abbiamo sempre fatto”), iniziano i problemi: task dimenticati, tempi che si allungano, clienti scontenti, collaboratori confusi.
In questi casi, mappare i processi non è un esercizio da consulente in giacca e cravatta, ma uno strumento concreto per portare ordine dove ora regna il caos.
In questo articolo ti spiego in modo semplice:
- cosa sono davvero i processi aziendali (con esempi pratici),
- perché è utile metterli nero su bianco,
- come si fa a mappare un processo passo dopo passo.
Cosa sono i processi aziendali (detto senza paroloni)
Un processo aziendale è semplicemente un insieme di attività che portano a un risultato. Punto.
➡️ Quando un cliente ti chiede un preventivo, tu raccogli le info, lo prepari, lo invii e aspetti una risposta: questo è un processo.
➡️ Quando un nuovo collaboratore entra nel team, gli dai accessi, materiali di onboarding, lo affianchi nei primi giorni: anche questo è un processo.
➡️ Quando finisci un lavoro, invii la fattura e la registri per il commercialista: indovina? Altro processo.
Magari non li chiami così, ma li stai già usando ogni giorno. Il problema nasce quando questi processi non sono chiari o vengono gestiti in modo diverso da persona a persona.
Perché i processi aziendali sono importanti
Ecco cosa succede quando non hai processi chiari:
- fai fatica a delegare perché “faccio prima a farlo da solo”,
- i clienti ti inseguono perché non sanno a che punto sei col lavoro,
- perdi tempo in riunioni per allinearvi su chi doveva fare cosa,
- le attività si incastrano male e arrivi sempre di corsa.
Avere processi documentati e condivisi significa invece:
✅ lavorare in modo più fluido e organizzato,
✅ evitare errori e passaggi a vuoto,
✅ avere il controllo del tempo (e non il contrario),
✅ crescere più facilmente, perché il know-how non sta solo nella testa di chi ha fondato l’azienda.
Che cos’è la mappatura dei processi
La mappatura dei processi è il momento in cui ti fermi un attimo per guardare dall’alto come funziona (davvero) la tua attività.
È come fare una fotografia dei tuoi flussi di lavoro: vedi chi fa cosa, con quali strumenti, in quale ordine e dove si bloccano le cose. Non serve un software complicato: puoi iniziare anche con carta e penna o con una lavagna digitale tipo Miro.
I principali processi aziendali: come si dividono
In ogni azienda (anche piccola) ci sono tre tipi di processi:
🔹 1. Processi principali (o core)
Sono quelli che portano valore al cliente. Esempi:
- acquisizione clienti e vendita
- erogazione del servizio o produzione
- assistenza post-vendita
🔹 2. Processi di supporto
Aiutano i processi principali a funzionare, anche se non si vedono dall’esterno:
- amministrazione e contabilità
- gestione dei fornitori
- onboarding dei nuovi collaboratori
🔹 3. Processi gestionali o strategici
Servono a prendere decisioni e dare direzione:
- pianificazione degli obiettivi
- controllo di gestione
- riunioni di allineamento e revisione
Capire quali processi hai e come si incastrano tra loro è il primo passo per migliorarli davvero.
Come si fa la mappatura dei processi: le 6 fasi da seguire
Ti spiego il metodo che uso quando entro in azienda per riorganizzare i flussi:
1. Chiarisci l’obiettivo
Perché vuoi mappare i tuoi processi? Per delegare? Automatizzare? Capire dove perdi tempo?
2. Individua i processi principali
Fai un elenco dei macro-processi: gestione clienti, preventivi, fatturazione, ecc.
3. Raccogli le informazioni
Intervista le persone coinvolte, osserva come lavorano, prendi appunti. Se lavori da solo, prova a raccontarti a voce alta cosa fai, come lo fai e con quali strumenti.
4. Disegna il processo
Usa un flowchart o una tabella semplice: chi fa cosa, in che ordine, con che strumenti. Ad esempio:
Richiesta cliente → call → proposta → approvazione → inizio progetto
5. Analizza i colli di bottiglia
Dove si blocca il processo? Quali attività si possono automatizzare? Quali sono inutili?
6. Condividi e aggiorna
Una volta mappato il processo, condividilo con il team e tienilo aggiornato. Non serve la perfezione: meglio una mappa semplice e usata che un file perfetto dimenticato in una cartella.
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